La rosa è da sempre considerata la regina dei fiori che nel corso dei millenni ha affascinato l’uomo e continua tuttora ad incantarci con la sua eleganza e l’indiscutibile bellezza. Indubbiamente è uno dei fiori di cui si ha la testimonianza più antica, le sono state attribuite molte leggende e simboli. In passato fino ai giorni nostri sono state una grande fonte di ispirazione per l’arte.
Un po’ di storia
Le origini della rosa sono antichissime, sono rinvenuti molti fossili in tutto il mondo che gli scienziati fanno risalire addirittura a 40-60 milioni di anni fa.
La rosa per parecchio tempo non lasciò tracce della sua evoluzione, poi la ritroviamo negli affreschi di egizi, cinesi, greci e romani. Dai dipinti scoperti nelle piramidi si evince che gli antichi egizi fecero ampio uso di rose sia per abbellire i loro giardini sia per ottenere vari distillati. Le rose furono molto diffuse ed apprezzate anche ai tempi degli antichi cinesi che le elessero, insieme alle peonie, fiori sacri.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, i cristiani cercarono di bandire la rosa, ritenuta simbolo della lussuria e della dissipatezza, in ogni caso questo tentativo non durò a lungo. Furono proprio i monaci a restituire dignità e splendore alle rose esaltandone le doti medicinali per produrre sciroppi contro la tosse, acqua di rose disinfettante e confetture ricche di vitamina C ottenute dalle bacche della rosa canina senza sottovalutare le proprietà decorative ed eleggendo le rose bianche a simbolo della purezza.
Le rose e gli emblemi araldici
L’araldica si è sviluppata in tutta l’Europa nel corso del Medioevo come un sistema coerente di identificazione non solo delle persone, ma anche delle linee di discendenza. Non esiste una teoria veramente soddisfacente che possa spiegare la sua nascita, la maggioranza degli studiosi ritiene che compaiano nel XII secolo con la nascita dei tornei, utilizzata dai membri dell’aristocrazia e del clero. In molti stemmi araldici le rose appaiono protagoniste in quanto simbolo di bellezza, onore puro, soavità di costumi, nobiltà e merito riconosciuto. I suoi colori usuali sono rosso, oro e argento. Molto raramente la rosa viene rappresentata al naturale e con il gambo, di solito è allargata, di cinque foglie o petali e con un bottone al centro.
La guerra delle due rose
La guerra delle due rose fu una sanguinosa lotta dinastica combattuta in Inghilterra tra il 1455 e il 1485 tra due diversi rami della casa regnante dei Plantageneti: i Lancaster e gli York. La guerra provocò l’estinzione delle linee maschili di entrambi i casati e si concluse con l’affermazione di una nuova dinastia, i Tudor, di ascendenza lancasteriana, ma in cui confluivano anche gli York tramite il matrimonio della loro ultima rappresentante, la principessa Elisabetta, con il nuovo Re Enrico VII Tudor. Il riferimento alle due rose nella denominazione della guerra risale al XIX secolo, dopo che Walter Scott, nel 1829, pubblicò il romanzo Anna di Geierstein, facendo riferimento agli stemmi dei due casati che avrebbero recato rispettivamente una rosa di colore rosso e una bianca. Tuttavia, l’unico simbolo coevo di cui si ha notizia, è la rosa bianca degli York. La prima attestazione della rosa rossa è invece nello stemma dei Tudor (la rosa Tudor), che contiene le due rose sovrapposte. Ancora oggi, la rosa rossa è il simbolo dell’Inghilterra e della Federazione inglese di rugby.
L’arte e le rose
La rosa è anche uno dei temi fondamentali della letteratura e dell’arte. Sono numerose le poesie sulla rosa e gli artisti che hanno composto versi indimenticabili, ispirati da questo fiore denso di significati contrastanti.
Albert Samain a scrisse “Quando siete in preda al pessimismo, guardate una rosa”, mentre Federico García Lorca di quando “Era sbocciata la rosa alla luce del mattino…” descrivendone con entusiasmo il colore acceso e la bellezza disarmante. Il legame tra rose e letteratura continua anche nelle opere di Shakespeare, Antoine de Saint-Exupéry, Emily Dickinson e molti altri nomi celebri.
La leggenda della rosa rossa
Sia nella mitologia greca che in quella romana la rosa fu associata al mito di Adone e Afrodite. La dea della Bellezza e dell’Amore si innamorò di Adone che morì durante una battuta di caccia. La dea, correndo verso il suo amato, si ferì in un rovo di spine e dal suo sangue sbocciarono delle rose rosse. Zeus, impietosito dal suo dolore, permise ad Adone di passare solo 4 mesi l’anno nel regno dei morti, 4 mesi li avrebbe potuti passare nel regno dei vivi e 4 mesi in un luogo a sua scelta. Ecco perché il significato della rosa rossa è che l’amore vince tutte le avversità, persino la morte.
I colori delle rose e i suoi significati
Nel linguaggio dei fiori e delle piante tenendo in considerazione il colore e non la specie i significati attribuiti alla rosa sono i seguenti:
- Rossa: amore e affetto, ma è anche il simbolo del coraggio e del rispetto
- Rosso scuro: la passione
- Bianca: purezza, innocenza e umiltà
- Rosa chiaro: gioia e grazia, ma anche simpatia e ammirazione
- Rosa: eleganza e raffinatezza
- Rosa scuro/fucsia: gratitudine
- Lilla: regalità, maestosità e splendore
- Viola: incanto e magnetismo, ma nello stesso tempo anche ricchezza e l’abbondanza
- Gialla: amicizia, può essere considerata anche un augurio di buona fortuna. Il suo reale significato non ha niente a che fare quello di “gelosia” comunemente attribuitole
- Color pesca o salmone: sincerità, genuinità simpatia
- Arancione: fascino, entusiasmo ed energia
- Nera: si è diffusa recentemente ma è inesistente in natura, simboleggia la tristezza e la perdita ma anche la resistenza ed il coraggio
- Blu: come quella nera non esiste in natura e probabilmente per questo motivo simboleggia il mistero e l’ambiguità.
Il significato del numero delle rose rosse regalate
Non solo i colori ma anche il numero delle rose, specialmente quelle rosse che regali o ricevi comunica un determinato messaggio:
1 – colpo di fulmine se donata al primo appuntamento, in caso di un amore già consolidato comunica il persistente sentimento amoroso
3 – significa “ti amo” e di solito si regalano agli anniversari
5 – indicano un pegno d’amore, una dichiarazione messa nelle mani dell’amata
7 – indicano un amore esclusivo o esprimono la presenza di un’infatuazione
9 – l’intenzione di convolare a nozze
11 – comunicano all’amata quanto è importante per colui che le sta regalando
12 – dichiarazione di legarsi all’amata per tutta la vita
13 – amicizia all’infinito
15 – perdono
20 – sincerità dei sentimenti che si provano
24 – comunicano di appartenere all’amata
25 – si donano per congratularsi
36 – manifestano di essere perdutamente innamorati
40 – attestano che il proprio amore è autentico
50 o multipli – servono a sorprendere la dolce metà