Una fiera può essere una manifestazione periodica, permanente o semipermanente in cui mettere in mostra e pubblicizzare i propri prodotti. Una sorta di grande mercato dove domanda ed offerta si incontrano.
Da alcuni anni in Italia (e all’estero) stanno prendendo sempre più campo le fiere dedicate alle arti manuali creative…. ma quando sono nate le fiere? Ve lo racconto in questo articolo.
Come nascono le fiere?
L’etimologia della parola fiera deriva dal latino tardo antico feira: giorno di festa.
Le prime tracce delle fiere risalgono ai tempi degli antichi romani, in quel periodo questi eventi erano spesso di origine religiosa e proprio per questo durante le fiere venivano sospese tutte le attività lavorative.
Nel Medioevo le fiere diventarono mercati temporanei che mettevano in contatto mercanti di posti lontani e di solito si organizzavano il giorno del patrono della città, durante questi eventi si assisteva a giochi, gare e spettacoli. Un ruolo importante era ricoperto dal maestro della fiera o mastromercato, il quale si occupava di regolare lo scambio delle merci e nel periodo della fiera aveva il controllo della giurisdizione criminale della città. I governanti esentavano le merci da dazi e gabelle rendendo i prezzi più convenienti e favorendo lo scambio e il circolare di nuovi prodotti.
Questo fece si che nelle città dove si svolgevano le fiere iniziarono a circolare nuovi prodotti extraterritoriali e tali scambi portarono nella comunità un sostanziale aumento della ricchezza.
Il privilegio della fiera era concesso a una città tramite apposito diploma regio o del feudatario regnante scritto su pergamena, era munito di sigillo plumbeo al cui interno vi era impresso su ceralacca lo stemma araldico di chi lo aveva rilasciato. Vi era descritta la motivazione, il luogo e la data dove si teneva la fiera ogni anno, la durata (solitamente otto giorni consecutivi) e le esenzioni da gabelle, dazi, ecc. Questo privilegio stimolava l’afflusso di compratori che venivano anche da molto lontano, attratti dalla possibilità di risparmiare e di concludere affari convenienti.
Le fiere in Europa
Tra il 1200 e il 1300 le fiere più importanti furono quelle delle zone di Champagne e delle Fiandre, attiravano mercanti da tutta Europa e in particolare dall’Italia e dalla Provenza. Nel 1400 le fiere di queste zone ebbero un leggero declino e presero campo le fiere di Ginevra e Lione.
Dopo la scoperta delle Americhe e la conseguente importazione in Europa di metalli preziosi dal nuovo continente ci fu un boom delle fiere spagnole, mentre dal 1600 al 1800 fu Lipsia la regina delle fiere europee.
Seguendo le dinamiche della rivoluzione industriale, a partire dalla fine del XVIII secolo le esposizioni industriali divennero sempre più comuni in Europa e nel Nord America. Sul finire del XIX secolo presero campo le fiere industriali settoriali annuali, che si diffusero dai centri manufatturieri europei fino al Nord America.
Nel XX secolo sono nate compagnie specializzate nell’organizzazione e nella gestione di tali eventi, con la realizzazione di strutture e centri permanenti dove svolgere a rotazione fiere differenti con un calendario fisso.
Tipologie di fiere
Fiere campionarie o di settore: eventi dedicati a specifici prodotti, spesso riservati solo alle aziende e ai professionisti del settore, alla stampa specializzata e aperte solo parzialmente al pubblico.
Fiere agricole: eventi in cui vengono presentati animali, coltivazioni e macchinari, spesso associate anche a giochi o stand gastronomici aperti a tutto il pubblico.
Fiere di strada o cittadine: eventi di esposizione e vendita di beni e prodotti che si svolgono sul suolo pubblico.
Sagre o fiere popolari: eventi di carattere locale legati a ricorrenze religiose, a raccolti agricoli e a prodotti artigianali o culinari tipici del territorio.
Strutture espositive più grandi
Al primo posto troviamo il centro espositivo di Hannover, in Germania, con 496.000 mq di aree coperte e 58.000 mq scoperte.
Seconda è Las Vegas con il World Market Center 460.000 mq tutti al chiuso.
Al terzo posto ancora in Germania, la fiera di Francoforte che può contare di 366.000 mq al coperto e di 96.000 all’aperto.
Quarta è Barcellona con 365.000 mq interni e 50.000 mq esterni.
Al quinto posto l’Italia, Milano fiera con 345.000 mq al chiuso e 60.000 mq all’aperto.
Nel nostro paese ci sono molti poli fieristici di rilievo: il centro espositivo Lingotto a Torino, poi Rimini, Roma, Bologna, Vicenza, Verona, Bergamo e Bari. E tanti altri poli espositivi più piccoli ma in grado di organizzare eventi di livello.