Riciclare rifiuti è una pratica importantissima non soltanto per preservare e salvaguardare l’ambiente ma anche per risparmiare le risorse naturali, le materie prime e l’energia preziose.
Vivendo in piena era del consumismo dobbiamo renderci conto che le quantità enormi di immondizia che stiamo producendo sono sempre più difficili da gestire e gli effetti negativi dell’inquinamento ambientale sono giorno dopo giorno più evidenti e tangibili. Occorre agire tempestivamente, nessuno escluso.
Ora ti starai chiedendo: ma cosa posso fare io nel mio piccolo per migliorare la situazione?
Forse non ci crederai ma compiendo alcuni piccoli gesti quotidiani potrai dare un grande contributo per l’intera comunità. Ecco alcuni semplici esempi che fanno la differenza:
- non abbandonare mai i rifiuti
- fai sempre la raccolta differenziata
- acquista con consapevolezza
- secegli prodotti ecosostenibili
- per la tua spesa prediligi le borse riutilizzabili

Che differenza c'è tra riciclare e riusare?
Entrambi i termini sembrano esprimere lo stesso concetto e puntano ad una corretta gestione dei rifiuti limitando l’utilizzo delle discariche ma in realtà c’è una piccola differenza.
Il riuso è un’azione immediata e significa riutilizzare un oggetto che non è ancora diventato rifiuto.
Il riciclo invece vuol dire recuperare e riusare meteriali di scarto per dar loro una seconda vita che può essere uguale o diversa alla precedente.
Riciclo o riuso creativo
Ad affiancare questi due concetti troviamo spesso l’aggettivo “creativo” che rende il loro significato molto più ampio ed invitante stimolando così anche la nostra fantasia.
Secondo il mio parere personale il riciclo creativo non è altro che il connubio perfetto tra la consapevolezza nel salvaguardare l’ambiente e le svariate tecniche decorative, la nuova frontiera dell’hobby del bricolage.
Materiali preziosi come carta, cartone, legno, plastica e vetro possono essere trasformati in originalissime idee fai da te. Consente non solo di divertirsi nel creare qualcosa con le proprie mani e risparmiare ma ci permette anche di evitare l’impiego di nuovi materiali e risorse.
Scarti di stoffa, libri, pallet e vecchi oggetti in disuso possono diventare parte di un entusiasmante progetto di riciclo o riuso creativo trasformandosi in complementi d’arredo unici e personalizzati.
Come e quando è nato il riciclo creativo?
Questa tecnica ormai molto diffusa e popolare nasce fondamentalmente per motivi finanziari. Negli anni 30 durante la Grande Depressione la società americana in crisi si trovò a fare i conti con la necessità di recuperare e riutilizzare i materiali di scarto. Le condizioni economiche non consentivano l’acquisto di materie prime ed ecco che dall’arte dell’arrangiarsi nascono le prime forme di riciclo creativo.
Durante la seconda guerra mondiale tantissimi materiale venivano razionati per far fronte alle esigenze belliche perciò le persone continuavano ad ingegnarsi grazie al riuso creativo.
In alcuni paesi come per esempio in Giappone si è consolidata l’abitudine di riciclare anche dopo i momenti di conflitto e di crisi mentre in altri i progetti sono stati accantonati e le discariche tornarono ad essere la soluzione più sbrigativa per smaltire i rifiuti.

La celebrazione della Giornata della Terra nacque in seguito della pubblicazione del libro manifesto ambientalista Primavera silenziosa nel 1962. Nel 1969 in una conferenza dell’Unesco gli attivisti proposero una giornata per onorare la Terra così venne stabilito come giorno il 22 aprile.
Come hai potuto apprendere da questo articolo il riciclo, creativo o no, è una questione di fondamentale importanza per salvaguardare il nostro Pianeta e la vita – non solo la nostra ma anche quella delle generazioni future.