Quante volte abbiamo scritto o disegnato qualcosa su fogli di carta che dopo il loro “uso” sono finiti nel cestino? Lo facciamo quasi tutti i giorni ed è proprio da quel cestino che per loro inizia una nuova vita.
Come nasce la carta?
La carta è un materiale che si ottiene da fibre di cellulosa disidratate.
La maggior parte della carta prodotta nel mondo è destinata alla realizzazione di imballaggi usa e getta, prodotti per l’ufficio, per la scuola o carta stampata che dopo il loro utilizzo viene buttata.
La carta, per fortuna, è uno dei rifiuti con possibilità di riciclo più elevata.
La lavorazione
Le fibre di cellulosa vengono trasformate in poltiglia mettendole a bagno in una vasca e mescolate con acqua e additivi, questo processo serve per far diventare la carta opaca e resistente, a seconda del tipo di carta da fare gli additivi cambiano.
Nel passaggio successivo questa poltiglia viene passata in macchinari con dei pesanti rulli rotanti che schiacciandola tolgono l’acqua in eccesso e creano dei fogli di carta giganti che poi vengono avvolti in bobine. Da qui in poi i diversi tipi di carta prendono strade differenti a seconda del loro utilizzo.
Un po’ di storia
Il primo a parlare di carta proveniente dagli alberi fu nel XVIII secolo il francese René Antoine Ferchault de Réaumur pur non avendo mai fatto esperimenti.
Nel 1800 il tedesco Matthias Koops scrisse un libro sulla fabbricazione della carta partendo dalla paglia.
Intorno alla metà del 1800 il canadese Charles Fenerty presentò la sua carta sbiancata prodotta dal legno.
Nello stesso periodo Friederich Keller brevettò in Germania un processo per ottenere la carta partendo dalla pasta di legno. Da qual momento iniziò la stampa di libri e giornali in larga scala. Ognuno ignorava l’invenzione dell’altro.
Prima delle invenzioni di Keller e di Fenerty la carta veniva prodotta attraverso la macerazione degli stracci.
Come si ricicla la carta?
Per prima cosa le carte non sono tutte uguali, quindi devono essere divise per tipologia e “purificate” da eventuali intrusi come plastiche, metalli ecc. Una volta fatta questa operazione vengono formate delle balle di carta scelta e consegnate alle aziende specializzate, le cartiere, che iniziano il riciclo. Le balle di carta da macero hanno un mercato mondiale con delle quotazioni e una borsa, la più importante si trova a Chicago.
Ogni anno in Italia circa 87% della carta ha una seconda vita, ma come si crea la nuova carta da quella che noi buttiamo?
La prima operazione è la macinazione e l’impastamento con l’acqua, questa lavorazione ci porta ad avere la poltiglia ricca di fibre come quella che avevamo all’inizio, alla quale viene aggiunta una certa percentuale di cellulosa vergine a seconda del tipo di utilizzo. Poi viene ulteriormente purificata per togliere tutte scorie e impurità.
A questo punto abbiamo la poltiglia marrone, ma per avere la carta bianca che conosciamo deve passare attraverso la disinchiostrazione dove vengono tolti tutti i colori residui e sbiancata.
Come ultimo passaggio la poltiglia passa attraverso i rulli che la schiacciano, l’asciugano e la arrotolano in grandi bobine come nella lavorazione primaria.
La carta può essere riciclata all’infinito?
La risposta a questa domanda è no. La carta può essere riciclata “solo” per 7 volte perché ad ogni passaggio le fibre si indeboliscono e non sono più adatte allo scopo.
Il simbolo della carta semplice e dei giornali è un triangolo formato da 3 frecce che girano in senso orario cona la scritta 22 PAP. Poi c’è il 20 PAP per il cartone ondulato e il 21 PAP per il cartone non ondulato.
La sigla FSC garantisce che il prodotto è fatto con legname proveniente da foreste dove gli alberi utilizzati per fabbricare la carta vengono via via sostituiti da nuovi alberelli.
Quale tipi di carta possiamo riciclare?
- Articoli di cartoleria in carta e cartone
- Confezioni in carta e cartoncino per alimenti
- Sacchetti in carta
- Contenitori cartonati per bevande
- Imballaggi vari in cartone
- Giornali e riviste purché non di carta plastificata
- Pacchetti di sigarette solo parte in cartoncino
- Tovaglie, tovaglioli, salviette in carta purché non siano unti
- Bicchieri e piatti in carta