Quante volte presi dalla fretta abbiamo incartato un regalo senza guardare troppo alla buona riuscita del lavoro?
Spesso! Molto spesso!
Eppure, questo gesto frettoloso di incartare i regali ha una storia molto antica che lo scopriremo insieme in questo articolo.
Dal tsusumi al furoshiki
Le prime notizie sull’impacchettamento dei doni si hanno in Asia, non con la carta ma con le stoffe.
In Giappone già nel Settecento venivano usati dei quadrati di stoffa per trasportare oggetti vari, vassoi di cibo, vestiti e per impacchettare doni, si chiamavano tsusumi.
Questa stoffa prese poi il nome di furoshiki (furo=bagno) ed era usato quasi esclusivamente per impacchettare i vestiti nei bagni pubblici, dove i giapponesi andavano per lavarsi e fare cure termali.
I furoshiki sono fatti con vari tipi di stoffe ma la più comune è il cotone, sono decorati con motivi tradizionali e la misura più in uso è 45 cm per 45 cm.
Oggi i furoshiki vengono usati principalmente per incartare regali, c’è una tecnica precisa e si tengono anche dei corsi per insegnarla.
Dalla stoffa alla carta
Nel 1917 i fratelli Hallmark titolari dell’omonima cartoleria di Kansas City ebbero l’idea di usare la carta per il rivestimento delle buste come carta da regali, a quei tempi usavano la carta velina per questo scopo. Fu un successo immediato tanto che nel 1930 iniziarono a pubblicizzare i pacchi regalo e dagli anni Cinquanta molti stilisti della Hallmark iniziarono a girare gli USA per fare dimostrazioni ed aiutare a scegliere le carte giuste. Usare la carta da regalo per i doni di Natale diventa un classico.
Nel corso degli anni fare un pacchetto regalo più ricercato inizia ad avere la sua importanza, nascono le carte da regalo firmate da stilisti o artisti e alcuni anni dopo quelle realizzate con carta riciclata.
Oggi in commercio troviamo carte da regalo con migliaia di fantasie e di vari gradi qualità. Lentamente sta tornando di moda “incartare” i doni con stoffe più o meno pregiate dando lustro al regalo e creando meno scarti.
Cartoline natalizie
Le prime notizie sulle cartoline natalizie arrivano dal XV secolo. In Germania c’era l’usanza di inviare delle cartoline con figure votive e la scritta “Ein gut selig Jaar” (Un anno buono e benedetto) mentre in Olanda inviavano i sancties, cartoline raffiguranti San Nicola.
I “pezzi natalizi” erano a tutti gli effetti delle cartoline natalizie con cui, dall’inizio del XVIII secolo, gli studenti scrivevano su dei fogli di carta (pezzi) messaggi d’auguri ai genitori per dimostrare i loro dei progressi calligrafici. Anche se la prima della storia può essere considerata quella di Henry Cole, l’uomo d’affari inglese chiese al disegnatore John Callcott Horsley di realizzare per lui 1000 cartoline da inviare agli amici a Natale. Rappresentavano una famiglia felice intenta a brindare e la scritta “A Merry Christmas and a Happy New Year to You” , furono stampate a litografia e colorate a mano. Alcuni moralisti dell’epoca criticarono la famiglia brindante con i calici in alto, secondo il loro pensiero inneggiava all’alcolismo.
Dal XIX secolo ai tempi nostri
Negli USA il primo fu il tipografo R.H. Pease che nel 1850 iniziò a produrre cartoline d’auguri con immagini in bianco e nero. Con l’avvento dell’industrializzazione e la produzione di cartoline natalizie economiche si diffuse l’usanza di inviare auguri di Natale su carta. Il boom ci fu nel 1875 grazie all’industriale della stampa Louis Prang, la sua produzione si aggirava intorno ai 5.000.000 di cartoline all’anno, ma nei primi anni del 1900 con l’importazione di cartoline a basso costo dalla Germania il dominio di Prang finì.
Alcune cartoline natalizie, soprattutto quelle risalenti al 1800, sono diventate da collezione arrivando a costare alcune migliaia di dollari.
A partire dal 1915 la regina incontrastata della produzione e vendita di cartoline natalizie divenne l’americana Hallmark che ancora oggi produce 14.000 tipi di cartoline in 20 lingue diverse. Durante le due guerre mondiali le cartoline oltre a immagini e messaggi di auguri raffiguravano anche quelli propagandistici.
Scavalcata dai mezzi più veloci e moderni offerti da internet l’usanza di spedire cartoline di Natale è un po’ passata di moda, anche se ne circolano ancora alcuni milioni ogni anno, certo gli oltre 2 miliardi di cartoline che negli anni 90 circolavano solo negli Stati Uniti sono un ricordo……
Fiocchi per i pacchi regalo
Parlando dei regali e di incartamento di certo non possiamo dimenticarci di abbellirli con dei fiocchi! Oggi ci sono due alternative, comprare i fiocchi già fatti di varie forme, colori e dimensioni oppure acquistare il classico nastro colorato o la stoffa e farli con le proprie mani.
Come dici, non sai da dove cominciare? Dai un’occhiata al mio tutorial e scopri 6 modi per fare dei fiocchi perfetti in pochi minuti.